mercoledì 7 maggio 2014

GLI ASPARAGI : DEPURANO L'ORGANISMO E PORTANO IN TAVOLA LA PRIMAVERA!!

L’asparago (Asparagus officinalis) appartiene alla famiglia delle Liliacee, un’ampia famiglia che comprende circa 1.600 specie botaniche.
Tra queste compaiono diverse specie notoriamente curative e largamente impiegate in fitoterapia per il trattamento di diversi disturbi, quali l’aglio (Allium sativum), l'aloe (Aloe socotrina), la convallaria (Convallaria majalis) e il pungitopo (Ruscus aculeatus).
Tutti i fitocomplessi appartenenti a questa famiglia contengono una grande quantità di eterosidi solforati e oli essenziali (cioè zolfo), che a livello terapeutico si traducono in un’azione antinfiammatoria, cardiotonica, ipotensiva, espettorante, diuretica, antidiabetica e antiparassitaria.
Più in particolare l’asparago contiene anche saponine, polifenoli e elevate quantità di minerali, soprattutto potassio, che lo rendono particolarmente interessante nell’impiego contro i problemi di ritenzione idrica, in forza della sua eccellente azione diuretica.

Nella medicina popolare è stato tradizionalmente sfruttato come drenante renale, epatico e bronchiale, ma anche come antinfiammatorio della milza. Per questo motivo nell’ambito della medicina popolare era di largo utilizzo il famoso sciroppo diuretico alle cinque radici, molto usato fino ad alcuni anni fa, costituito da finocchio, rusco, prezzemolo, sedano selvatico e, appunto, asparago.
L’asparago inoltre apporta poche calorie, e non trova pertanto controindicazioni specifiche in caso di sovrappeso e obesità.

Ma i suoi pregi, pur numerosi, si scontrano con l’elevato apporto di acidi urici, che rischiano di aggravare, qualora siano già presenti, alcuni disturbi, quali la gotta, le cistiti, le prostatiti, le calcolosi renali, l’osteoartrite e altre malattie osteoarticolari.
Gli acidi urici, prodotti dalla decomposizione di alcune sostanze (nominate “purine” e presenti in molti alimenti quali fegato, rognone, cuore, aringa, sgombro e acciuga), possono indurre una acidificazione metabolica che, secondo alcuni autori, costituirebbe il terreno ideale per l’insorgenza di numerosi disturbi.
Allo scopo pertanto di evitare di incorrere in spiacevoli effetti collaterali (causati appunto dall’eccessivo accumulo di urati), sarà buona norma evitare di eccedere nel consumo di asparagi, e assicurarsi nel contempo una adeguata e variata alimentazione ricca in magnesio e vitamina C.


ECCO UNA SFIZIOSA RICETTA:




Insalata di asparagi

Lavate e pulite gli asparagi e fateli lessare leggermente: se non avete tempo di lessarli potrete servirli crudi tagliandoli semplicemente a julienne sottili. Serviteli con pomodorini secchi, pinoli, mezzo scalogno tritato e, a piacere, del pane grattugiato ripassato in padella con un filo di olio. Servite con una vinagrette a base di olio di oliva, aceto balsamico e un cucchiaino di miele!


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