venerdì 18 ottobre 2013

LA MELAGRANA: FRUTTO BENEFICO SIMBOLO DI FERITLITA'

LA MELAGRANA: FRUTTO BENEFICO SIMBOLO DI FERTILITA'






Il nome melograno deriva dal latino "malum" che significa mela e da "granatum"che significa "con semi"; in inglese antico era conosciuto col nome "apple of Grenada" (mela di Granada). Non a caso la città di Granada, in Spagna, ha nel suo stemma un melograno.
Da sempre il melograno è stato il simbolo delle fertilità; in epoca romana le spose dell'attuale capitale erano solite intrecciare i propri capelli con rametti di melograno proprio come simbolo di buon auspicio per quanto riguardava la prole, anche in India si pensa che questo frutto abbia la proprietà di combattere la sterilità.
Vediamo alcune sue proprieta' : Ricco di potassio, minerale con effetto diuretico, ha un effetto drenante, e disintossicante  per il nostro organismo.  La sua virtù più importante è quella che riguarda la presenza di sostanze ad alta attività antitumorale come l'acido ellagico, i flavonoidi ed altre sostanze con proprietà antiossidanti che nel loro insieme collaborano in modo attivo nella cura di vari tumori ( prostata, pelle, seno, polmoni), inoltre,  l'assunzione protratta nel tempo del suo succo sarebbe in grado di proteggere il cuore dalla formazione di placche aterosclerotiche, non solo, anche i disturbi causati dalla menopausa ( depressione e ossa fragili) sembrano ridursi con l'assunzione di succo di melograno.
L'utilizzo del melograno era un abitudine nella cucina medievale e già allora i suoi chicchi venivano usati  per i ripieni e il suo gustoso succo veniva mischiato alle salse e ai sughi. Allo stato attuale i semi della melagrana vengono usati per “arricchire” le portate ed hanno principalmente uno scopo decorativo sia per pietanze dolci, sia per quelle salate, mentre i suoi semi, passati al setaccio, sono stati inseriti nella preparazione di piatti di ispirazione orientale. I suoi frutti, specialmente in Italia, vengono utilizzati anche per preparare sciroppi, succhi di frutta, marmellate, gelatine, sorbetti, gelati e delizie di pasticceria. L’unico “neo” di questo frutto è rappresentato dal fatto che  risulta molto difficile mondarlo e mangiarlo (la parte edibile è pari al 59%) e diventa quindi poco pratico consumarlo soprattutto per i bambini e gli anziani.





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